Roberto Jonghi Lavarini con l'eurodeputato On. Mario Borghezio |
"Radici profonde, rami forti" dice un vecchio detto della mia tribù Walser (tedesco-vallese" del Monte Rosa). Il mio ragionamento metapolitico parte da questa genuina e antica saggezza popolare. I Walser sono un piccolo e fiero popolo alpino germanico diviso in villaggi, enclave in alta quota, sparsi su tutto l'arco alpino, dalla Svizzera all'Austria, dove hanno mantenuto le loro tradizioni etnologiche, religiose e linguistiche (parlano un dialetto tedesco arcaico). In Italia sono certamente note a tutti le località turistiche di Gressoney, Im Land (Alagna Valsesia) e Z'Makanà (Macugnaga), alle quali aggiungo la mia Urnafasch (Ornavasso), paesini che hanno mantenuto intatte le proprie caratteristiche che ne fanno luoghi tipici e affascinanti. Tornare nelle mie terre, o andare ai Walsertreffen (raduni internazionali delle comunità Walser) con le mie figlie, vestendo i nostri abiti tradizionali, brindando e cantando con il mio prossimo (etimologicamente, colui che mi è più vicino), mi fa ritrovare e connettere con le mie origini ancestrali, con la terra dei miei padri (da cui il termine patria), dando consapevolezza e forza alla mia identità, profondo significato etologico e spirituale alla mia esistenza su questa terra. Riallacciarsi alla Tradizione, è riprendere linfa e vigore, è essere in ordine, ovvero al posto giusto, deciso del buon Dio, dal destino, in questo universo. Ma ogni singola tradizione, come dicevano i grandi studiosi, filosofi e maestri, Julis Evola e Renè Guenon, fa parte e si riallaccia alla unica grande Tradizione che costituisce, insieme alle leggi naturali, la vera essenza della nostra umana civiltà, una unica visione del mondo, degli uomini e della società. Essere fedele alle proprie radici specifiche, vuol dire capire e rispettare quelle altrui, e partecipare veramente alla umanità nel suo complesso. Solo chi capisce e rispetta se stesso, può capire e rispettare gli altri. Questo è lo spirito comune, la weltanschauung, che unice gli amici, collaboratori e sostenitori dI questo progetto editoriale e delle storiche battaglie culturali e identitarie, prima che politiche, di Mario Borghezio. Questo giornale ha l'ambizioso obbiettivo di essere la base di un grande fronte nazional-popolare, per informare, formare e selezionare, secondo criteri meritocratici, una classe dirigente, consapevole e preparata, di autentici patrioti, una nuova aristocrazia europea, nel senso etimologico e tradizionale di governo dei migliori, che si dedichi veramente al bene delle nostre comunità locali, alla tutela dei territori e delle radici, alla difesa dei nostri legittimi e sacrosanti interessi politici, militari ed economici in Europa, nel "mare nostrum" Mediterraneo e nel mondo. Uniamo le forze e le Idee per l'Europa dei Popoli. Roberto Jonghi Lavarini