giovedì 26 luglio 2012

Ossola: Rafting sul fiume Toce.

Prenota - 2.Soft rafting Discese in soft rafting lungo il fiume Toce - ritrovo ad Ornavasso (campo sportivo) - Due discese la prima con ritrovo ore 10,00 (rientro previsto per le ore 12,30) - la seconda con ritrovo ore 14,00 (rientro previsto per le ore 16,30). La quota di euro 35,00 a persona (ragazzi fino a 15 anni euro 20,00) comprende il noleggio dell'attrezzatura, giubbotto salvagente, casco, scarpette, l'accompagnamento da parte di una guida del Kayak Club Valdossola per una discesa fluviale di circa 2 ore. Circondato da una ricca vegetazione il fiume Toce conserva le suggestioni di un fiume amazzonico per una discesa fluviale senza particolari asperità, adatta a tutta la famiglia. E' necessario saper nuotare. Le discese si svolgono solo nei mesi di luglio ed agosto, tutti i sabato e nelle giornate di martedì o giovedì come da calendario disponibile sul sito (luglio: 10-14- 19-21-24-28 ed agosto: 2-4-7-11-16-18-21-25-30). Ricordiamo che in caso di maltempo - nell'impossibilità di effettuare la discesa - l'importo sarà interamente restituito e se lo desidera l'utente potrà effettuare una nuova prenotazione in altra data, ma non avrà alcun obbligo in tal senso. Per ulteriori informazioni info@laghiemonti.it - tel. +39 0324 346102 (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18). Possibilità di organizzare discese in altre date solo per i gruppi.

"Fiori di Fuoco" alla Cascate del Toce

Al via "Fiori di Fuoco 2012": sabato 28 tutti alla Cascata del Toce! Ultime ore per prenotare il posto sui bus speciali Mostra Mi interessa! Ricordamelo . Primo grande show per Fiori di Fuoco 2012, il Campionato Mondiale di Fuochi d'Artificio. Queste sono le ultime ore per prenotare il vostro posto sui bus speciali organizzati dal Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli! Formazza, Cascata del Toce - Sab, 28/07/2012 Primo grande show per Fiori di Fuoco 2012, il Campionato Mondiale di Fuochi d'Artificio. Queste sono le ultime ore per prenotare il vostro posto sui bus speciali organizzati dal Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli! La Cascata del Toce, considerata, grazie al suo salto di 143 metri, “la più bella, la più poderosa fra le cascate delle Alpi”, richiama ogni anno migliaia di turisti in Valle Formazza. Lo spettacolo verrà realizzato nel rispetto della fauna locale, grazie ad effetti pirotecnici più silenziosi, che lasceranno spazio a suggestivi giochi di luci e colori, magistralmente coordinati con emozionanti colonne sonore. Riconfermati anche per questa edizione i bus che permetteranno di raggiungere, con partenze da diverse località dell'alto Novarese e del VCO, le alte quote della Valle Formazza: tutte le informazioni per prenotare online il proprio posto sono disponibili cliccando qui. Le previsioni meteorologiche segnalano solo qualche passaggio di rovesci e temporali nella notte tra venerdì e sabato e in parte al mattino, ma solo nel Verbano. Nella serata di sabato le precipitazioni dovrebbero cessare e lasciare spazio alle stelle e... ai nostri Fiori di Fuoco! In ogni caso, tutte le informazioni aggiornate sullo spettacolo saranno disponibili online su questo portale oppure telefonicamente al numero 0323 30416 a partire dalle 14 di sabato 28 luglio. Nel tardo pomeriggio di sabato 28, ai piedi della Cascata del Toce, anche Radio Number One seguirà l'evento inaugurale di Fiori di Fuoco, con animazioni, giochi e tanta musica. ll 28 luglio Formazza, grazie alla collaborazione con Enel e Snam Rete Gas, tornerà a celebrare la Giornata dell'Energia. Apertura straordinaria della Centrale Idroelettrica di Ponte, tutta da scoprire, dalle ore 14.00 alle 18.00. Sempre nel pomeriggio di sabato 28 e domenica 29 luglio, sarà possibile visitare anche il Museo Casa Forte di Formazza, ospitato in un pregevole edificio del XVI secolo. Orario visite 15.30 - 17.30. Il 29 luglio tradizionale festa di mezza estate con mercatini dell'artigianato locale. Dalle 9 alle 19 in frazione Valdo. Alcune utili informazioni di viabilità e logistica: Sabato 28 luglio la cascata sarà aperta dalle ore 11 alle ore 23. La Cascata potrà essere raggiunta in automobile solo fino alle ore 16, dopodichè il tratto stradale dal km.34+000 (fraz. Ponte) al km.41+700 (fraz. Cascata), sarà chiuso nei due sensi di marcia, dalle ore 16 alle ore 24, eccezion fatta per i mezzi di soccorso e le auto dell’organizzazione. Appositi parcheggi saranno allestiti a Formazza. Si potrà raggiungere la frazione di Sottofrua, su un percorso di circa 3.5 km, circa 45 minuti di cammino. Vi informiamo inoltre che, per salire a piedi dalla frazione di Ponte alla località sede di spettacolo (Sottofrua), oltre alla strada asfaltata, sarà possibile percorrere anche il sentiero natura che da Ponte porta in quota. Bellissimo percorso in mezzo alla natura incontaminata dell'alta Valle Formazza! Vi consigliamo di portare con voi torce e indumenti pesanti (felpe e giacche a vento). Per ulteriori informazioni: 0323 30416 - 0324 63059 Tutti i dettagli sulle varie serate del campionato sono disponibili online cliccando qui.

lunedì 23 luglio 2012

L'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

L’insigne e reale Ordine Militare e Religioso dei Santi Maurizio e Lazzaro, nasce nel 1572, per volere del Duca Emanuele Filiberto di Savoia, con Bolla Papale di Sua Santità Gregorio XII, dalla fusione del più antico Ordine Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme (fondato nel 1090, durante le crociate, per la cura dei lebbrosi) con l’Ordine di San Maurizio (fondato nel 1434 e dedicato al Comandante della Legione Tebea, convertitosi al cristianesimo). Il prestigioso Ordine cavalleresco è tradizionalmente aperto ai rappresentanti delle nobiltà italiana ed europea, rimasti fedeli alla Casa Reale ma anche a tutti coloro, maggiorenni e cristiani, che, con il loro comportamento, autenticamente cristiano ed aristocratico, si siano particolarmente distinti in opere, benefiche, sociali ed umanitarie.
L’Ordine, infatti, sostiene diverse strutture ospedaliere in Italia ed in Europa ed anche alcuni lebbrosari in Africa, organizza iniziative sociali e di volontariato, culturali e benefiche, oltre a gestire la manutenzione della antica Abbazia medievale di Altacomba, in Savoia, dove riposano i membri della millenaria omonima dinastia. L’Ordine, che conferisce Nobiltà personale agli insigniti, è diviso in cinque classi (Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce), è aperto anche alle Dame e conferisce la Medaglia Mauriziana ai meritevoli non appartenenti. Attualmente gli appartenenti all’Ordine sono circa 5000 in tutto il mondo, presenti in 33 stati, ovviamente, soprattutto, in Italia. L’attuale Generale Gran Maestro è Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, figlio di Sua Maestà Umberto II, ultimo Re d’Italia, mentre il Cardinale Patrono è Sua Eminenza Reverendissima Giovanni Cheli. Per la sua storia centenaria e gloriosa, e per la sua peculiare struttura ed organizzazione, l’Ordine Mauriziano, rappresenta, unico nel suo genere, la duplice Fedeltà ideale (religiosa e militare) alla Santa Romana Chiesa Cattolica (ed al Pontefice Regnante) e, contemporaneamente, alla Corona (ovvero al legittimo Capo della Dinastia Savoia). Per questo, possiamo legittimamente affermare che quello dei Santi Maurizio e Lazzaro è certamente l’Ordine più fedele alla Tradizione europea e cristiana, ed ai concetti spirituali di cavalleria, aristocrazia e monarchia. F.to Roberto Jonghi Lavarini – robertojonghi@gmail.com
http://www.ordinidinasticicasasavoia.it/?cat=2 - f.pizzi@ordinidinasticicasasavoia.it

mercoledì 18 luglio 2012

Ornavasso: giochi di ruolo ed esplorazione dei bunker militari della IGM.

Domenica 22 luglio giocata collettiva nei bunker sotterranei Esplorare bunker sotterranei con attrezzature a raggi infrarossi: un'avventura per tutti da vivere insieme domenica 22 luglio ad Ornavasso, nei pressi dell'Antica Cava. Posti limitati da prenotare subito (costo noleggio attrezzatura per un'ora di gioco euro 15,00 per due ore euro 25,00). Per ulteriori informazioni visita il sito: clicca qui Esplorare bunker sotterranei con speciali attrezzature a raggi infrarossi? Mirare un bersaglio, anche a 100 mt di distanza oppure simulare un combattimento in vere trincee, ma senza alcuna violenza? Da quest'estate è possibile grazie alla collaborazione tra l'Antica Cava di Ornavasso e l'Associazione 13 Orchi di Borgomanero che prepongono per domenica 22 luglio 2012, dalle ore 9,00 con ritrovo presso l’Antica Cava di Ornavasso una mattinata speciale dedicata al Laser Tag, un gioco divertente e non violento in quanto non presenta nessun tipo di contatto fisco diretto con le persone coinvolte nel gioco. Per domenica i posti sono limitati per cui occorre prenotarsi subito (info@anticacava.it) oppure telefonicamente 0324 346102 (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18) Per giocare in altre date e noleggiare l'attrezzatura prenotare invece direttamente on line clicca qui

martedì 17 luglio 2012

Giovanni Polito, imprenditore e comunicatore, è il più giovane Presidente Lions d'Italia.

Nuovi importanti incarichi e riconoscimenti per il Nob.Cav. Ing. Giovanni Polito, imprenditore (esperto di elettronica, telecomunicazioni e webcomunication) che, dopo essere stato nominato Membro del Consiglio del famoso Osservatorio Giornalistico Mediawatch, è stato eletto Presidente del prestigioso Lions Club Milano Brera, risultando il più giovane d'Italia, come riportato da numerosi giornali e siti internet.
AFFARI ITALIANI - MilanoItalia Ai Lions arriva Giovanni Polito, il più giovane presidente di sempre Venerdì, 13 aprile 2012 - 15:28:00 Nato a Londra ma milanese di adozione, Giovanni Polito è il nuovo presidente dei Lions Club Milano Brera. A 39 anni diventa il più giovane presidente di sempre. Il suo obiettivo? Svecchiare l’organizzazione. Una delle cose che ho sempre contestato al Lions Club è un certo convervatorismo", spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it. "Anche i giovani possono trovare grande spazio. I Lions hanno il club Leo che forma i giovani. Quando però arrivano a una certa età i giovani perdono interesse. E invece possono contribuire a svecchiare i Lions". Perchè un giovane dovrebbe iscriversi? "Lo statuto mentale del lionista è perseguire i propri obiettivi e le giuste ricompense senza danneggiare gli altri ed essendo sinergico al mondo, alla propria comunità. Siamo parte di una società. Non si tratta di operare per il proprio profitto ma per il bene di tutti". Come intende svecchiare i Lions? "Con attività un po' meno bacchettone. La solidarietà può essere divertente, espressa attraverso spettacoli e concerti. Non solo attraverso la raccolta fondi per questo o quell'ente". Perchè uno dovrebbe decidere di iscriversi ai Lions e non ai Rotary? "Quello che fa dei Lions la prima associazione del mondo è che non mercifichiamo come i Rotary. Loro sono più lobbisti. Nei Rotary si entra non solo per l'aspetto umanitario o culturale, come invece nei Lions, ma anche per fare contatti. Chi è Lions si aspetta di far parte di una comunità che aiuta la società. Nei Rotary ci sono anche grosse fette di interesse personale".
LA VOCE d'ITALIA - Milano Si tratta di Giovanni Polito, 39 anni e tanto entusiasmo Lions Italia, nuovo presidente: il piu' giovane di sempre "Svecchiare la comunicazione verso l'esterno per avvicinare all'associazione" Milano - A 39 anni Giovanni Polito diventa il più giovane presidente dei Lions Italia di sempre. L’impegno che il neopresidente si prefigge è quello di svecchiare il sistema di comunicazione verso l’esterno da parte dell’organizzazione di club di servizio più grande al mondo e di rendere più facile l’avvicinamento all’associazione, in modo da portare una ventata di innovazione in un club che altrimenti rischierebbe di chiudersi in se stesso. “Il Lions Club è una macchina potente e meravigliosa" spiega Giovanni Polito "capace di integrare ed aiutare le comunità umane a prendere coscienza di se stesse e quindi renderle più forti ed accoglienti, integrando in armonia i bisogni e doveri dei loro appartenenti". Prosegue il neo-Presidente: "Per questo motivo è innanzitutto necessaria una forma di comunicazione schietta ma allo stesso tempo carica di emozioni ‘motivazionali’ che sensibilizzino la società a guardarsi intorno e percepire profondamente la sua sostanza esistenziale: le altre persone che la compongono. Il mio progetto di comunicazione, iniziato già sotto il governatore Eugenio Gallera, verrà proseguito nel prossimo anno con il nuovo governatore Enrico Pons.” I Lions rispondono ai bisogni delle comunità locali e del mondo. Gli 1,35 milioni di soci dell’organizzazione di volontariato in 206 paesi e aree geografiche sono diversi sotto molti aspetti ma condividono una convinzione fondamentale: “siamo noi a costruire la comunità". Per informazioni: http://www.lionsclubs.org/IT/

lunedì 16 luglio 2012

Il Conte Crociani, con l'Ordine di Malta, in Emilia, in soccorso dei terremotati.

L’ORDINE DI MALTA IN EMILIA, SOCCORSO AI TERREMOTATI
Il Campo del Sovrano Ordine nel Modenese: banco di prova della carità melitense nell’epicentro del terremoto emiliano. Bomporto, 15 luglio 2012 - Cinquanta volontari tra CISOM Corpo Italiano Soccorsi Ordine di Malta e soldati del Corpo Militare SMOM, Sovrano Militare Ordine di Malta, comandati dal Capitano Migliavacca del Primo Reparto di Milano, si avvicendano da tutta Italia, alla gestione di un Campo per i terremotati della provincia Modenese, a Bomporto. Dalla Lombardia alla Sicilia, da Roma, Napoli, Bari, si avvicendano reparti di giovani e anziani, medici, infermieri, farmacisti, psicologi, ma altresì professionisti di ogni genere, per alleviare le sofferenze dei terremotati, perlopiù stranieri extra-comunitari (di Marocco, Tunisia, Algeria, Ghana, Senegal, Albania), e per alleviarne il disagio sociale, il panico, la crisi di lavoro e ambientamento cagionata dall’emergenza propria del sisma. L’alzabandiera del Campo ogni mattina viene assicurata dal personale militare e volontario al canto dell’Inno di Mameli e alla presenza di un plotone di paracadutisti della Folgore, accampati nei paraggi, in servizio di sicurezza. L’Arcivescovo di Modena, S.E.Rev.ma Mons. Antonio Lanfranchi, ha recato in questi giorni il conforto della Chiesa ai quattrocento sfollati nel Campo di Bomporto, celebrandovi una Santa Messa, ove la popolazione delle varie etnie e confessioni ha mostrato la sua gratitudine, rispetto e attaccamento alle autorità della Protezione Civile, a quelle del Sovrano Militare Ordine di Malta, ai volontari militari e civili e all’Amministrazione comunale che coordina gli interventi. Presente con altre autorità del Sovrano Ordine dell’Emilia Occidentale il Conte Giulio Forni, Cavaliere d’Onore e Devozione in Obbedienza , e tre sindaci in fascia tricolore dello stesso Bomporto e di comuni viciniori. Il Capocampo perugino Dott. Alessandro Pieroni, e il Vicecapocampo padovano Attilio Dello Vicario, hanno risposto in varie occasioni ad interviste giornalistiche e televisive, mettendo in evidenza l’impiego degli uomini secondo il carisma del Sovrano Ordine: “tuitio fidei obsequium pauperum” (“difesa della fede e servizio ai poveri”). Oggi il Conte Prof. Fernando Giulio Crociani Baglioni, Cavaliere di Grazia e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta, addetto al Cerimoniale del Gran Priorato di Roma, ha passato le consegne al Conte Avv. Clemente Riva di Sanseverino, Cavaliere d’Onore e Devozione in Obbedienza del Sovrano Militare Ordine di Malta, Delegato Granpriorale di Bologna, il quale guida per il prossimo turno un cospicuo gruppo di volontari emiliano-romagnoli. L’assistenza spirituale è stata assicurata altresì dal Reverendo Cappellano Militare della Legione Carabinieri Emilia-Romagna, Magg. Don Giuseppe Grigolon, il quale ha celebrato la Messa al Campo con il coordinamento del M.llo CC Alan Petrucci, del gruppo CISOM di Velletri (RM). Questi, cambusiere del campo, e molto attivo a rallegrare le serate alla chitarra, coi repertori tradizionali d’ogni regione d’Italia. Entusiasti i bambini, gli adolescenti, e con loro felici i genitori di ricevere con l’assistenza materiale e morale, medica, infermieristica, psicologica e ludico-didattica da un’equipe di psicologi, anch’essi volontari CISOM, nonché da alcuni ufficiali, con il Dott. Alessandro Staffelli, giunto da Milano, veterano dei terremoti, come lo fu a L’Aquila da Ufficiale medico dei Carabinieri, il Capo Gruppo di Velletri Ciro Lombardo, Antonio Tozzi del CISOM di Roma, e diversi militari, soprattutto dei CC, PS e GdF, tra i quali si distinguono il Prof. Fabio Di Fede dell’Università Federico II di Napoli, Dott. Cav. Casati, medico chirurgo, Capo raggruppamento CISOM della Liguria, con la fida infermiera italo-cilena Esmeralda, Cristian Greco della Polizia Tributaria di Genova, Giovanni Sopio del Nucleo Operativo CC in Calabria, e tanti amici tra i quali così meritevole Toni, il cuoco di Campo volontario sardo, in servizio nella Guardia di Finanza a Como, e le sue aiuto-cuoche veronesi, Francesca e Isabella. Meritevoli anche per aver assicurato nella cucina il massimo rispetto alle regole e consuetudini alimentari di cristiani e musulmani. Questi ricambiavano con molta cortesia. al pomeriggio, con il loro thè marocchino, speziato e ricco di aromi e così gradito dagli altri del Campo. Tutto ciò in attesa, cessata l’emergenza, di un tranquillo ritorno degli sfollati in autunno alle loro case, riparate, restaurate, riportate in sicurezza e in taluni casi ricostruite. Speriamo tempestivamente e sopratutto con la riapertura delle scuole, prevista per il 15 di ottobre, così come con la piena ripresa economica della Regione a così forte intensità di attività industriale.

venerdì 13 luglio 2012

"Grazie: la vita continua..."

.
Ringrazio, anche a nome di mia moglie Veronica, tutti coloro che ci sono stati vicini in questo momento triste e difficile. E' stata una prova molto dura ma la vita continua e noi l'affronteremo con rinnovata forza, ritrovata serenità ed assoluta determinazione: uniti nell'Amore, saldi nella Fede, fedeli alla Tradizione e sostenuti dal Vostro affetto

Ordine Mauriziano a Varese.

Il Delegato Regionale, Sua Eccellenza il Principe Don Alberto Giovanelli, con la Dama di Gran Croce Silvana Fiolini Alessio,
Le gran Dame, Silvana Fiolini Alessio e Contessa Lorenza Fisogni Thellung de Courtelary.
Il Reverendissimo Priore Cav.Uff. Don Simone Rolandi con il Delegato Principe Giovanelli ed il vice Delegato Regionale, Sua Eccellenza Cav.Gran Croce Stefano Di Martino.
Il Nob.Cav. Luigi Mastroianni, Delegato delle Guardie d'Onore al Reale Pantheon di Milano, Monza e Lodi, con la bandiera della delegazione regionale.
Il Nob.Cav.Dott. Don Pierluigi dei Marchesi Berlinguer, Vicario dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro per Varese e Provincia.
Il Vicario Berlinguer in mezzo al Principe Giovanelli ed alla Contessa Thellung.
Il Vicario Berlinguer con il Nob.Cav.Dott. Carlo Del Grande dei Marchesi di Pescia.

"Il Milanese e l'Unità d'Italia" di Marco Valle

Sapessi com’è strano il Risorgimento a Milano… ☞ Francesco Marotta del 11 luglio 2012✎ Nessun Commento C’era una volta l’Italia. Che di suo, in un panorama policromo, rinascimentale, seppe a suo modo realizzare un’unificazione. Un’alternanza che vide visi e forze, imperi e coraggiose movenze strategiche, avvicendarsi in un dedalo inizialmente incompiuto. Come tale, riverbero positivo di istanze bonapartiste e detrazioni austro-ungariche. “Il Milanese e l’Unità d’Italia”, a cura di Marco Valle (una firma che i lettori di Destra.it ben conoscono…), edito da Touring Editore, non fa parte dei libri dalle facili esaltazioni rinascimentali. Lo si capisce dalla prefazione del Presidente della Provincia Guido Podestà e dell’assessore alla cultura Umberto Maerna e dall’introduzione di Stefano Zecchi. Un resoconto non didascalico dei tre conflitti per l’indipendenza italiana, in cui i tratti sconosciuti di molti protagonisti dell’Unità non si confondono unicamente con le molte personalità che videro Milano una città all’avanguardia, al centro di un’unione non priva di instancabili fatiche. Uno scritto concreto in grado di approfondire cause e concause, personalità e destrezze in uno scenario in cui l’Italia, se così si poteva chiamare, era una rappresentazione, un coagulo di stati e rivendicazioni e una città su tutte: Milano, polo catalizzatore delle intelligenze e dell’inflessibilità tenace dell’epoca, dove lo sfarzo lascia il posto alla polvere, nell’unico intento di unire tre colori, tre aree ben distinte. Un’Europa in subbuglio in preda a rivoluzioni impossibili; come unico sfondo un movimento innovatore, un’intelligenza artistico culturale, capace di discernere il proprio pathos, in cui la presenza bonapartista seppe, senza ombra di dubbio, illuminare, donando, milanesità, italianità, priva di fervori da lumi incontrovertibili. Gli stessi, a loro volta, propensi a intagliare la Modernizzazione Albertina, senza riuscire, nell’insieme algebrico a condizionarne la valenza. Una colazione insolita in Foro Bonaparte: eventi e compartecipazioni messi a nudo senza nessuna inversione ideologica, senza troppi Wafer o Gianduiotti, intinti in un nettare idilliaco in cui Zeus e Odino, Carloforte e Scilla, Milano, Roma, Trieste e Gorizia, seppero miscelare un’idea, l’esaltazione della completezza. Incredibilmente in un testo dalle poche interpretazioni filologiche, un’immagine astratta, lontana, ma al tempo stesso viva e cosciente, accomuna ogni capitolo del libro e ogni sua istantanea. Una traccia e un segmento napoleonico, dalla sua ultima dimora, l’isola nel centro dell’Oceano Atlantico, Sant’ Elena. Da Memoriale e da genialità: «Lui rappresentante della Rivoluzione ?La rivoluzione spezza i vincoli con Roma: egli li riannoda». Riuscendo ad accomunare la cultura europea e non quella definita comunemente occidentale, agricola e sociale, dell’industria, ripiantando l’unicità di popolo e della civitas ( civiltà ?) persa da secoli. “Il Milanese e l’Unità d’Italia” sorprende e a lunghi tratti lascia immaginare scenari diversi da quelli narrati. Il Risorgimento ambrosiano — come Valle sottolinea — è soprattutto un dibattito politico e culturale denso, complesso e plurale che segna in profondità l’intero movimento nazionale e il giovane Stato unitario. Le intelligenze del tempo — da Romagnosi a Cattaneo, da Ferrari a Casati e allo stesso Manzoni — immaginano il futuro e propongono agli italiani percorsi nuovi e moderni, spesso discordanti tra loro ma sempre importanti. Come ricorda Stefano Zecchi nella sua prefazione, in quegli anni tormentati Milano è il laboratorio italiano della contemporaneità: le riviste, i convegni, gli editori anticipano l’avvento della “ civiltà delle macchine” e offrono ai segmenti dinamici della società idee, progetti, intuizioni per realizzare un cambiamento epocale. Come un fiume impetuoso, la spinta unitaria si intreccia con la modernità, travolge equilibri obsoleti e traccia paesaggi imprevisti e contradditori. Non a caso dalle temperie risorgimentali nel Milanese prendono forma nuove figure sociali. Mentre l’aristocrazia cede definitivamente il passo, avanza la borghesia e si affacciano gli operai e il mondo contadino. Ma vi è di più. Nei salotti o sulle barricate, nelle redazioni e tra le cospirazioni le donne — d’ogni estrazione ed età — prendono voce, diventano protagoniste. Tra i circoli d’intellettuali e riviste più o meno esaminatrici di un possibile intento comune, lascia però attoniti la componente mazziniana, proposta in chiave irriverente ma approfondita, quasi vittima di una pax asburgica dal titolo anonimo e di un intermezzo dal nome di Giovine Italia, resa infelicemente settaria. Contrariamente, un Risorgimento importante ma concluso, se così possiamo ancora oggi attribuirgli una parvenza finale di percorso storico, nella sua etimologia storica-culturale di popolo, capace di comprendere al suo interno, sia Mazzini e Garibaldi, quanto Pisacane e Cattaneo. Una piacevole empasse che divide soventi volte le due proposizioni rinascimentali tra popolo e borghesia, generalmente involutive. Da congiungere invece, in una linea direttrice che unifica i quattro personaggi sopraccitati, lo stile letterario ed etico di Carducci e di Papini. L’alibi fa lo scrittore sano: nell’analisi storica del libro, diversamente da molti testi storiografici reperibili e non, approfondisce mai banalmente le singolarità del famoso cancelliere austriaco Klemens von Metternich, e del feldmaresciallo austriaco Josef Radetzky, entrambi emblemi del primo e del secondo periodo austriaco per diritto e peculiarità, sprezzantemente coloniali. Non stupisce nemmeno l’accostamento azzardato (decisamente veritiero e storicamente comprovato) ad un ipotetico fallimento delle cospirazioni, così definito, dalle torbide congiunture di una tipologia di aristocrazia che non rappresentava all’epoca, nella sua esteriorizzazione e in alcuni suoi rappresentanti, un tratto distintivo degno di tale nome, se non di oligarchia e mescolanza borghese. Alcuni limiti del mazzinianesimo non si accentuano d’innanzi alle disamine di Carlo Alberto; riguardanti lo stereotipo dell’epoca di nazione o impero, inizialmente, solo, ad appannaggio piemontese. Spicca invece l’ingegno di Camillo Benso di Cavour: con la sua dialettica tutta illuminista, come all’epoca la moda dei potentati sopranazionali imponevano, il conte riuscì a tessere a modo suo, affari e politica. Un libro nell’insieme — meravigliosamente completi i capitoli riguardanti le “Rose d’Italia. Donne milanesi del Risorgimento” (di Domizia Carafoli, penna illustre de “Il Giornale”), “Magenta la Grande Battaglia” e “I luoghi della memoria” — lascia adito al lettore a una libera interpretazione senza cliché di sorta. Il contributo iconografico, letterario, storico e culturale è in ottima misura proporzionato all’opera; la medesima che vide la città e i valori di Milano, fulcro di un periodo storico da rileggere tuttora, da comprendere sino in fondo. Senza dimenticare che “Il Caffè” letterario o consumato al bancone di un insieme percepito come Italia, non passa mai di moda. Il Milanese e l’Unità d’Italia A cura di Marco Valle Touring Editore. Milano, 2012 Ppgg 160 – Euro 35

Motovedette dell'Ordine di Malta.

Motovedette del Corpo Italiano di Soccorso del Sovrano Militare Ordine di Malta sono presenti, con compiti di prevenzione, assistenza e salvataggio, sul Lago Maggiore e sul Lago d'Orta. (foto del Volontario Giovanni Daverio)

giovedì 12 luglio 2012

Musica Celtica ad Ornavasso

Giovedì 12 luglio tappa in cava del Festival Celtico NovaAria Il festival celtico "NovaAria" entra nell'Antica Cava di Marmo Rosa di Ornavasso (Verbania) giovedì 12 luglio con l'apprezzato duo violino-chitarra con Sarah Leo e Alex Barè, terzo appuntamento della rassegna "Musiche da un altro mondo". Giovedì 12 luglio due concerti in programma alle 18,30 e alle 21,00: potete prenotare direttamente on line (cliccando qui) oppure telefonando al numero 0324 346102 (da lun a ven orari ufficio) - Nei festivi e orario spettacolo: 366 531414. Promozione riservata all'evento presso l'Antica Trattoria Boden (a 900 mt dalla cava): cena di tre portate con menù dedicato ad euro 15,00 - Menù alla carta con 10% di sconto. Cita l'offerta vista su internet e riservata agli eventi dell'Antica Cava di Ornavasso.

lunedì 9 luglio 2012

Un ringraziamento, una preghiera ed una speranza.

Venerdì scorso, 6 luglio 2012, mia moglie Veronica, purtroppo, ha perso la nostra terzogenita Angelica che portava in grembo, al sesto mese di gravidanza. Uniti nell'Amore, saldi nella Fede, profondamente legati alla nostra Tradizione europea e cristiana, confortati da tante persone care, affrontiamo questa tragedia, sicuramente con grande dolore, ma anche con forza, serenità e compostezza, consapevoli della estrema fragilità della nostra condizione umana e del misterioso e imperscrutabile disegno di Dio. Ora, abbiamo un nuovo Angelo Custode che veglia su tutti noi e sopratutto sulle sue sorelle terrene Beatrice e Ludovica. Ringrazio tutti i medici che ci hanno seguito, in primis il Prof. Gabriele Rossi, poi coloro che ci hanno assistito (la Dott.ssa Faustina Lalatta Costerbosa, la Dott.ssa Tatiana Radaelli, la Dott.ssa Anna Colli ed il Dott. Roberto Fogliani della Clinica Mangiagalli di Milano ed il Prof. Mario Valenzano Menada dell'Ospedale San Martino di Genova) e consigliato (la Dott.ssa Monica Tagliabue, la Dott.ssa Chiara Giovanettoni, il Prof. Vito Caterini di Castel di Mirto, la Dott.ssa Yana Ynyanchenko e mio zio Dott. Eugenio Jonghi Lavarini). Ringrazio anche i nostri preziosi assistenti spirituali (il Prof. Don Maurizio Ormas della Pontificia Università Lateranense, il Priore Don Simone Rolandi dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, il Rettore Don Aldo Gerenzani e Padre Sergio Formenti del Collegio San Carlo di Milano e Don Domenico dei Padri Cappuccini di Genova) e tutti coloro (parenti, amici, confratelli cavalieri e camerati) che ci sono stati vicini in questa dura e triste prova. Fra questi, in particolare, i mie genitori e mia sorella, il Gruppo Walser di Ornavasso ed i Cavalieri dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Alla nostra Angelica dedicheremo una associazione benefica a sostegno della Vita, della Maternità e dei bambini malati e bisognosi. Che questa terribile prova aiuti tutti noi a pensare alle cose veramente importanti della vita ed a diventare migliori, più forti e più giusti. ROBERTO