lunedì 23 febbraio 2015

Ordo Draconis.


 
S.E. il barone Andreas Freiherr von Lehr, Dignitario e Delegato per la Germania (ed i popoli di lingua tedesca) dell’Ordine Imperiale del Drago (confraternita cavalleresca erede del mitico Ordo Draconis, fondato nel 1408, contro l’avanzata dell’Impero Turco Ottomano in Europa, da Sigismondo Imperatore del SRI, attualmente sotto l’alta protezione di SAR il giovane Principe Michele di Romania) ha nominato Cavaliere il barone Roberto Jonghi Lavarini Freiherr von Urnavas, Delegato Walser Uradel Kulturverein per l’Italia. I personaggi certamente più famosi appartenenti a questo ordine guerriero cristiano furono i Voivodi (principi) di Valacchia e Transilvania, Vlad II Dracul (figlio del Drago) e Vlad III Tepes (l’impalatore), implacabili difensori dei confini dell’impero, dall’invasione mussulmana.

giovedì 19 febbraio 2015

L'Antiquario di Brera, nuovo libro noir.

 
COMUNICATO STAMPA
 
Nelle Librerie a partire dal 23 febbraio
 
“L’ANTIQUARIO DI BRERA”
IL NOIR SCORRETTO
DI IPPOLITO EDMONDO FERRARIO
 
Omicidi, misteri e la terrificante eredità di un sadico criminale. Presente e passato si fondono in un noir avvincente dal ritmo incalzante con protagonisti personaggi reali del quartiere Brera e dell’Aprica (SO)
 
Milano, 19 Febbraio 2015 – Milano, antico quartiere di Brera. Al civico 9 di via Madonnina si trova un negozio di antiquariato, una wunderkammer un po’ inquietante, di proprietà di Neri Pisani Dossi, caustico misantropo, protagonista del nuovo romanzo di Ippolito Edmondo Ferrario “L’antiquario di Brera” edito Frilli Editori.
 
Un’appassionante tour della città meneghina, guidati da un antieroico protagonista in un noir avvincente e misterioso che getta una luce diversa su una vicenda realmente accaduta, lo sconcertante caso di Vincenzo Verzeni, l’uomo che Cesare Lombroso definì un “sadico sessuale, vampiro, divoratore di carne umana” uno dei più sanguinari serial killer italiani, che per anni seminò morte e terrore nelle campagne del suo paese natale, dove morì in circostanze misteriose il 31 dicembre del 1918. Novantasei anni dopo, le vicende dello spaventoso “vampiro di Bergamo” si legano a quelle del protagonista del libro in una moderna Milano proiettata verso Expo.
 
Neri Pisani Dossi, classe 1954, illustre antiquario milanese con un burrascoso passato da sanbabilino, si ritrova a fare i conti con la terrificante eredità lasciata dal Verzeni: un oggetto che ha attraversato quasi un secolo di storia, per il quale in molti sono disposti ad uccidere. Xenofobo, iracondo e con forte inclinazione per le pratiche sadomasochiste, Neri però è anche capace di grandi ed inaspettati slanci di umanità.
 
Ippolito Edmondo Ferrario confida:“Tutta la vicenda - trama a parte - ha riferimenti precisi nella realtà. A cominciare dalla bottega del protagonista, che è quella di Aliprandi Antichità di via Madonnina al 9, passando per tutti i personaggi del quartiere in cui vivo, Brera, (Antonio Cipriano del Bar Gelateria Toldo, Massimiliano Biagiotti del Caffè del Carmine, l'oste Gualtiero Panciroli del ristorante Rovello 18 e molti altri) che si sono prestati con gentilezza ed entusiasmo ad entrare a far parte di questo libro, calzando i panni dei miei personaggi. Uno dei coprotagonisti del libro è niente di meno che il famigerato Barone Nero al secolo Roberto Jonghi Lavarini, indiscusso animatore della destra politica milanese, che, forte della sua contagiosa simpatia e amicizia, mi ha ispirato diventando un personaggio letterario di primordine e quasi ingombrante in questa storia:
 
 
 
Parte del romanzo è poi ambientata nella località turistica di Aprica, in provincia di Sondrio, dove anche qui mi sono permesso di utilizzare personaggi reali che il lettore potrà facilmente riconoscere".
 
Il libro inaugura un nuovo ciclo di noir con lo stesso protagonista, ed esce con distribuzione nazionale per Frilli Editori, casa che ha lanciato con successo diversi noiristi milanesi e verrà presentato da Riccardo Sedini, Presidente dell’Associazione ”Giallomania” il 19 marzo alle ore 18.30 al “Caffè del Carmine” – Piazza del Carmine, 1 - Milano. In uscita per promuovere il libro, anche un book-trailer con l’attore Alberto Bergamini nei panni dell’antiquario Neri:
 
 
Online anche un blog dedicato: http://lantiquariodibrera.blogspot.it
 
Ippolito Edmondo Ferrario, milanese, classe 1976, si occupa di comunicazione ed eventi. È giornalista e autore di numerosi saggi e romanzi editi da Ugo Mursia Editore, Fratelli Frilli Editori, Alberto Castelvecchi Editore, Newton Compton Editori. Tra le sue pubblicazioni più recenti segnaliamo: Milano Esoterica (con Gianluca Padovan, Newton Compton Editori, 2015), Milano Sotterranea (con Gianluca Padovan, Newton Compton Editori, 2013), Mercenario. Dal Congo alle Seychelles. La vera storia di “Chifambausiku” Tullio Moneta (con G. Rapanelli, Lo Scarabeo Editore, 2013). Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato la trilogia noir di ambientazione ligure con protagonista il detective Leonardo Fiorentini: Il pietrificatore di Triora (2006), Il collezionista di Apricale (2007), Le notti gotiche di Triora (2009). Nel 2004 ha ricevuto la Cittadinanza Onoraria del Comune di Triora, il celebre “paese delle streghe” in provincia di Imperia.
 

martedì 10 febbraio 2015

I Walser a Milano...

 
Roberto Jonghi Lavarini, Filippo Cigala Fulgosi (sindaco di Ornavasso) ed il Prof. Paolo Crosa Lenz, con una delegazone di donne del Gruppo Walser di Urnafasch, a Milano, ad una conferenza, organizzata dalla benemerita Associazione Culturale identitaria Terra Insubre, presso il Centro Culurale Svizzero.



martedì 3 febbraio 2015

Milano: conferenza sul popolo Walser.

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Nutisiari nr. 9 anno 2015
I WALSER
Milano, 9 febbraio, presso la Società Svizzera
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La parola Walser è la contrazione del tedesco Walliser e significa vallesano, cioè abitante del cantone Vallese.
I Walser discendono infatti da una popolazione appartenente al ceppo degli Alemanni che attorno all'VIII secolo, nell'ambito delle grandi migrazioni delle popolazioni germaniche che caratterizza la prima parte dell'alto medioevo, si stabilisce in Svizzera sul territorio dell'attuale cantone Vallese.

Durante il XII-XIII secolo numerosi coloni Walser provenienti dall'alto Vallese iniziano a migrare verso diverse località dell'arco alpino in Svizzera, Liechtenstein e Austria, nonché nelle aree piemontesi e valdostane adiacenti al Monte Rosa, dove formano importanti e vigorosi insediamenti di lingua e cultura germanica, anche in Insubria.

I Walser portano in questi territori subalpini la loro lingua, molto simile alla lingua originariamente parlata nella Svizzera tedesca e chiamata Titsch, Töitschu o Titzschu secondo le località (tutti termini chiaramente assimilabili al tedesco Deutsch). Purtroppo questa antica lingua non è oggi quasi più parlata dalla popolazione locale, anche se esistono documenti e studi che hanno consentito di preservarla e di tramandarla fino a oggi.

L'influenza della lingua e della cultura Walser è comunque tuttora ben presente in questi territori e la si ritrova con chiarezza non solo nei costumi, nella toponomastica e nella lingua locale, ma anche, e forse soprattutto, nelle storie e nelle leggende tramandate generazione dopo generazione dalla tradizione popolare.
Associazione Culturale Terra Insubre - Via Oslavia, 4 - 21100 Varese
Tel/fax: 0332 286542 - segreteria@terrainsubre.org