mercoledì 31 luglio 2013
martedì 30 luglio 2013
venerdì 26 luglio 2013
In ricordo di Pino Lavarini.
Il Geometra Giuseppe Lavarini, imprenditore edile di successo, consigliere comunale di Gravellona Toce e della Cassa Edile del VCO, lavoratore instancabile e generoso mecenate, è stato una importante figura della economia e della politica ossolana.
Discendeva da un ramo collaterale dei famosi Lavarini di Ornavasso, antica famiglia patrizia e decurionale, di medici e farmacisti, ma anche di impresari nelle costruzioni (parteciparono attivamente alla realizzazione della strada napoleonica del Sempione) e nella estrazione del marmo (sia per conto proprio sul monte Masone, che come direttori della Cava di Candoglia di proprietà della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano di Candoglia), poi diventati Jonghi Lavarini.
Di fatto, il Geom. Pino Lavarini e la sua impresa edile, collaborarono anche con la storica Società Edificatrice Immobiliare Milanese di Edmono Luigi Jonghi Lavarini, in alcuni progetti e realizzazioni a Macugnaga, Domodossola, Mergozzo e sul Lago Maggiore.
In ricordo di Sergio Ionghi.
Sergio
Ionghi, volontario resistente diciannovenne di Ornavasso, fucilato nel 1944,
sui monti sopra Crodo, nei pressi dell’Alpe Cravairola. Faceva parte delle
Fiamme Verdi (partigiani cattolici, ma anche monarchici ed apolitici, fra i
quali molti Alpini) che, inquadrati nella Divisione Val Toce (comandata dal
Tenente del Regio Esercito, Alfredo di Dio) indossavano un fazzoletto azzurro
per ben differenziarsi da quelli rossi dei comunisti delle Brigate Garibaldi. Sergio Ionghi discendeva da un ramo collaterale degli Jonghi von Urnavas, quindi, era imparentato con la famiglia Jonghi Lavarini che, durante la guerra civile, fedele alla sue origini ed alla Corona Sabauda, ha sempre difeso il bene supremo della comunità ornavassese, mediando fra le parti in conflitto e cercando un dialogo civile con i tedeschi, approfittando della comune matrice etnico-linguistica-culturale dei Walser.
mercoledì 10 luglio 2013
I Walser per l'Europa dei Popoli.
Roberto Jonghi Lavarini (delegato per l'Italia della associazione culturale internazionale Walser Uradel Kulturverein e membro del gruppo Walser di Urnafasch, Ornavasso suo paese di origine) ha incontrato l'eurodeputato leghista Mario Borghezio, presidente della fondazione federalista per l'Europa dei Popoli, storico difensore delle tradizioni e delle identità delle minoranze etniche e linguistiche europee, il quale si è impegnato per una ulteriore valorizzazione della cultura e delle comunità Walser italiane, presenti in Piemonte e Valle d'Aosta.
venerdì 5 luglio 2013
La nobile famiglia walser degli Jonghi Lavarini.
Jonghi Lavarini
Nobili Decurioni di Ornavasso, Patrizi Ossolani
(Uradel von Naters, Freiherr von Urnavas)
giovedì 4 luglio 2013
Ordini DinasticI e Cavallereschi.
Conferenza del Prof. Alessio Varisco al Circolo Ufficiali di Milano.
Tema della serata culturale: la storia degli Ordini Cavallereschi.
mercoledì 3 luglio 2013
"Radici profonde e rami forti"
SOCIETA' GENEALOGICA ITALIANA
JONGHI LAVARINI
Uradel von Naters (m) – Freiherr von Urnavas (mpr)
Nobili Decurioni di Ornavasso - Patrizi Ossolani
Antica famiglia Walser (tedesco-vallese) della Vall d’Ossola, gli Jonghi Lavarini sono i legittimi discendenti dei nobili carolingi Crussnall primi signori feudali di Ornavasso, poi trasferitisi in Svizzera. Il Capostipite di questa importante Sippe germanica, storicamente presente in tutte le valli del Monte Rosa, è Jocellino I von Urnavas, citato nel 1275 come Visdomino di Naters. Da suo nipote Jocellino II “Jung” (il giovane), discendono appunto gli Jonghi von Urnavas che furono fra i promotori della colonizzazione walser delle Alpi, spingendosi, oltre il passo del Sempione, fino a fondovalle, a Casaleccio, Ornavasso e Migiandone, rivendicando la titolarità su quelle terre. Nel 1486, il Vescovo di Sion, Iodico von Syllinen, Signore del Vallese e Principe del Sacro Romano Impero, rivendicando il legittimo dominio su quelle terre, nominò, suo Curatore, il Ritter (Cavaliere) Theodorus Jongh, riconoscendolo erede dei primi signori di Ornavasso (poi trasferitisi nel Vallese) con lo spettante titolo di Freiherr von Urnavas. Già nel 1495, però, il Ducato di Milano ed i Visconti rientrarono definitivamente in possesso della Baronia di Ornavasso, accordandosi con le “locali genti alemanne” (Walser), alle quali venne concessa una larga autonomia. Da allora i “todeschi Jonghi di Urnavas” sono sempre citati negli eventi storici della valle. In particolare, nel 1575, Pietro ed Angelino Jonghi, partecipano alla costituzione degli Statuti di Ornavasso in quanto “cardenzari et uomini particolari di detto luoco”. Nel 1605, gli Jungen Urnavas sono citati nel “Wappenbuch des Heligen Romischen Reichs” (registro degli stemmi del Sacro Romano Impero). Nel corso dei secoli possedettero molte terre agricole, pascoli, boschi, cave di marmo e palazzi signorili (ancora esistenti come quelli di Ornavasso, Vogogna e Piedimulera), imparentandosi con le più importanti famiglie del Verbano-Cusio-Ossola. Dal 1738 gli Jonghi furono sempre presenti nel Consiglio Generale dell’Ossola come Patriziato Aggregato. Nel 1900, S.M. Re Umberto I concesse al Nob.Cav.Ing. Cesare Jonghi di aggiungere al proprio cognome ed al proprio stemma anche quelli materni dei nobili Lavarini (famiglia di remota origine veneta, di medici ed impresari, decurioni e sindaci, citata fin dal 1575).
Stemma: Destra di bianco, pianta verde in campo con forti radici attorniate da due lettere “J” d’oro. Sinistra d’azzurro, tagliato da sbarra d’oro, in alto a dx tre soli d’oro, in basso a sx giglio d’oro Motto: “OTIUM CUM DIGNITATE”.
(appunti genealogici)
Jocellino I von Urnavas sp Matilde d’Aoste
Visdomino di Naters 1275-1285
Guido von Urnavas
Visdomino di Naters 1285-1300
Jocellino II von Urnavas
Visdomino di Naters 1300-1345
Agnese von Urnavas sp Rudolf von Raron
Nicolino von Urnavas (1345)
Jocellino III “Joung” von Urnavas (1389)
Nicolaus Jonghi von Urnavas (1426)
Theodorus Jongh von Ornafas
Barone di Ornavasso (1486-1495)
Nicolao Jonghi von Urnavas
Reggente della Rocca di Vogogna (1515)
Pietro ed Angelino Jonghi
Decurioni ad Ornavasso (1575)
Cristofaro Jonghi
Sp. Nob. Maria De Rodis dei Signori di Baceno
Curatore della Madonna del Bosco (1617)
Jocelmo Jenghi Freiherr von Urnavas (1728-1789)
Ufficiale dell’Esercito Imperiale di Carlo VI
Jonghi nel Consiglio Generale dell’Ossola (1738)
Jonghi curatori dei Principi Borromeo (1782-1812)
Barone Teodoro Jocellino Jonghi von Urnavas (1760-1836)
Sp. Nob. Giuseppina Testoni
Barone Nicolao Jonghi di Urnavas (1782-1856)
Ufficiale dell’Esercito Imperiale Napoleonico
Sp. Nob. Angela Maria Pirona dei Conti di San Martino
Nob.Cav. Giovanni Generoso Bartolomeo Jonghi (1821-1893)
Capitano del Regio Esercito Sabaudo
Sp. Nob. Maria Caterina Virginia Lavarini
Nob.Comm. Ing. Cesare Jonghi Lavarini (1864-1934)
Sp. Edmea Niccolini
S.E. Nob.Cav.Gr.Cr. Ing. Edmondo Luigi Jonghi Lavarini (1904-1987)
Luogotenente d’Onore a vita, con Palma d’Oro e titolo personale di Conte Palatino, dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme del Nord Italia.
Sp. Nob. Dama Ester Boni Spadaccini
Nob.Comm.Dott. Cesare Giovanni Jonghi Lavarini (1939)
Sp. N.D. Dama Dott. Alda Ganassini dei Conti di Camerati
Fernando Crociani Baglioni
Curriculum vitæ et studiorum
Conte Cav.Gr.Cr. Prof. Fernando Crociani Baglioni
Conte Cav.Gr.Cr. Prof. Fernando Crociani Baglioni
E-mail: crociani.baglioni@libero.it Tel. uff. 06.688831 e diretto 06.68883.327
Stato civile e canonico libero. Cattolico praticante: Parrocchie di San Benedetto e di San Saba, Cappella palatina di S. Giovanni Battista del S.M.O. di Malta – piazza del Grillo.
Uomo di lettere, giornalista, scrittore, istoriografo, araldista, genealogista. Esperto di Diritto nobiliare e cavalleresco, e scienze ausiliarie della storia.
Già docente di Araldica presso l’Università dei 50&Più di Roma. Membro effettivo del Collegio Araldico. Collaboratore della Rivista Araldica da 30 anni, ha redatto per il Corpo della Nobiltà Italiana 2000 interventi in 5 anni. Autore di numerose pubblicazioni storiche e di storia familiare e locale. Presidente dell’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX.
Con Decreto del Ministro dell’Interno del 3 ottobre 2007, D.P.R. 3 novembre 2000 n.396, la famiglia Crociani aggiunge al proprio cognome quello di Baglioni “famiglia di condottieri e signori del Rinascimento italiano”, dell’ava Cecilia Baglioni (1822-1895), consorte di Simone Cruciani (1811-1891).
Professione:
giornalista, funzionario del sistema Confcommercio Imprese per l’Italia. In atto si occupa di Attività internazionali Enasco: con la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e le primarie Organizzazioni internazionali, 40 anni di servizio.
Studi:
- Pontificia Università Gregoriana, Diploma di lingua e letteratura spagnola.
- Università “pro Deo”, Laurea in Scienze Politiche.
- Université Européenne “Jean Monnet” – Bruxelles, Doctorat in Scienze Storiche.
- Doctor Honoris Causa en Ciencias Politicas y Sociales, Istituto Sudamericano de Investigación y desarrollo (ISID), Universidad de Buenos Aires, República Argentina (2011).
- Giornalista, iscritto all’Ordine nazionale dal 1990 (tessera n. 124437).
- Dedito agli studi politici, storici, umanistici, giuridici e sociali, ha conseguito vari
- Master europei, corsi e specializzazioni (presso Ministero degli Affari Esteri, Istituto di Studi Diplomatici, Fondazione Europea Dragan, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Terza Università di Roma – Facoltà di Scienze Politiche, Istituto di Studi Giuridici Internazionali, Commissione Europea – Bruxelles).
- Ha conseguito i Diplomi di Archivista e di Bibliotecario (Ministero per i Beni Culturali).
- Ha conseguito due diplomi di primo soccorso (Università di Roma La Sapienza Facoltà di Medicina e Chirurgia e Direzione Servizi Sanitari della Polizia di Stato).
- Conoscenza di inglese, francese, spagnolo e portoghese.
- Ha pubblicato anche successivamente all’anno 2005, opere storiche ed innumerevoli saggi, monografie, ricerche ed atti di convegni storici, politici e di scienze ausiliarie della storia., con 9 titoli in Sbn-Opac (Servizio biblioteche nazionali):
- Turriziani alias Colonna. Editrice Zauli. Roma, 2005. (opera storica).Onorificenze e titoli:
- Labaro e Medagliere. Laurum Editrice. Pitigliano (Gr), 2008. (opera storica).
- Essere anziano oggi. Rapporto sulla condizione anziana oggi in Italia. Edizioni 50& Più Fenacom Confcommercio. Roma. In rispettivi volumi per gli Anni dal 1996 al 2008. Roma. (in collaborazione col CENSIS).”
- Quale collaboratore del Forum del Corpo della Nobiltà Italiana, scrisse in 5 anni (anni 2005-2008) migliaia di interventi, recensioni, articoli e saggi a soggetto storico (storia medievale, ecclesiastica, moderna e contemporanea).
- Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2005).
- Pubblica Benemerenza della Protezione Civile.
- Membro dell’Academie belgo-espagnole de Histoire (Bruxelles – Madrid) (2005), dell’Academia de Letras e Artes de Portugal ( Lisboa) ( 2005 ), dell’Instituto Historico Naval Luiz I de Portugal (Lisboa) (2007) e Ballestero Hijodalgo de S. Felipe y Santiago (Segovia, España ) (2008).
- Medaglia al Merito del Sovrano Militare Ordine di Malta “Terremoto Abruzzo 2009” (2011).
- Grã-Cruz de São Tomè (São Tomé e Principe) ( 2007 ).
- Diploma al Merito della Croce Rossa Italiana ( 2007 ).
- Medaglia di Bronzo al Merito della Croce Rossa Italiana (2008).
- Medaglia al Merito della Croce Rossa Italiana per la Missione Internazionale in Iraq 2003-2006.
- Medaglia al Merito della Croce Rossa Italiana “Emergenza sisma Abruzzo 2009 (2011).
- Médaille de la Ville de Paris – République Française ( 2008 ).
- Grand-Croix Etoile de la République Democratique du Congo ( 2008 ).
- Onorificenza Republic of the Gambia ( 2008 ).
- Decorazione giubilare del Sovrano Militare Ordine di Malta CL° de N.D. de Lourdes (2008).
- Medaglia d’Oro Lauretana e Croce Lauretana della Delegazione Pontificia di Loreto (ai Barellieri del Sovrano Militare Ordine di Malta per l’assistenza ai pellegrini ammalati ) (2008 e 2011).
- Grã-Cruz da Ordem de S. Miguel da Ala (Portugal) (2010).
- Collar del Maestrazgo (España) (2011).
- United Nations International Mission in Haiti Medal 2011.
- United Nations International Mission in République Démocratique du Congo 2011.
- Pubblica Benemerenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la Protezione Civile-terremoto d’Abruzzo 2009 (2011).
- Volontario del Gruppo ABC assistenza – beneficenza – carità della Delegazione di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta: per soccorrere (pasti caldi, farmaci, indumenti) gli emarginati nelle stazioni ferroviarie romane Termini e Tiburtina ( dal 2006 ).
- Volontario del CISOM e addetto stampa – Corpo Italiano Soccorsi Sovrano Militare Ordine di Malta (impegnato con la Protezione Civile per i soccorsi alle popolazioni terremotate abruzzesi, in quattro successivi turni di servizio) (2009).
- Corsi della Fondazione Europea Dragan – Roma negli Anni Accademici : 2005-2006, 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011.
- Medaglia del Sovrano Militare Ordine di Malta commemorativa terremoto d’Abruzzo 2009 (2011)
- Croce della CRI commemorativa terremoto d’Abruzzo 2009 (2011)
- Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre di S. Gregorio Magno (1993).
- Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme (1996), Cavaliere al Merito del S. Sepolcro (1970) , Conchiglia del Pellegrino (1970) e decorazione del Grande Giubileo (2000).
- Cavaliere di Grazia e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta (1983), barelliere ai Pellegrinaggi a Lourdes e a Loreto, addetto al cerimoniale del Gran Priorato di Roma, già Presidente del Comitato Romano degli Aiuti Internazionali.
- Cavaliere di Gran Croce di Giustizia del S.M.O. Costantiniano di S. Giorgio, España (1994), già Consigliere Segretario per l’Italia della R. Deputazione.
- Gran Cordone dell’Ordine della Polonia Restituta ( Londra, 1979).
- Grà Cruz da Real Ordem de Sào Miguel da Ala (Casa Real de Bragança, Portugal, 2010).
- Grand’Ufficiale dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro (2004).
- Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito Civile di Savoia (1989).
- Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia (motu proprio di S.M. Re Umberto II, 1979, alla quarta generazione nell’ascendenza Crociani).
- Cavaliere dell’Ordine del Merito sotto il titolo di S. Giuseppe (1996).
- III Grado Ordine di Danilo I del Montenegro (2005).
- Palme d’Or Cordon Arts-Lettres Encouragement Public (France) (2000).
- Collare della Stella al Merito della Repubblica Somala (Transition National Government) (2003).
- Antica Guardia Palatina d’Onore di Sua Santità (1962 – 1970).
- Cruz de la Paz de Franco (1964).
- Croce pro Ecclesia et Pontifice (1970).
- Medaglia Pontificia Benemerenti (1968).
- Croce Pontificia Lateranense di I classe. (1968).
- Medaglia d’Argento del Concilio Ecumenico Vaticano II. (1965).
- Croce d’Oro sacri itineris hierosolymitani. (1970).
- Medaglie di Benemerenza per il Grande Giubileo del 2000, Pontificia Commissione SCV.
- Medaglia di Benemerenza del S.M.O. di Malta Grande Giubileo 2000.
- Medaglia imperiale di II classe della Croce Rossa Giapponese (1990).
- Brandemburg Elbeflut-Medaille Deutschland 2002 (2002).
- Croce di I gr. Croce Rossa della Repubblica di San Marino (2004).
- Medaglia di Benemerenza, 2 Medaglie al merito di servizio, Medaglia della Fedeltà e Placca di Hautecombe per la guardia d’Onore al Pantheon (1983).
- Membro Effettivo del Collegio Araldico (1982) .
- Membro vitalizio dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano (1984).
- Accademico Pontificio Cultorum Martyrum (2000).
- Membro di Comitato a.h. del Pontificio Consiglio per i Laici. (Giubileo anno 2000).
- Presidente dell’Istituto di Studi Storici Beato Pio IX ( dal 2000).
- Presidente di Patria e Libertà Centro Studi Storici e Politici Internazionali (2008).
- Presidente del Gruppo Umbria Mistica ed Artistica (2009).
Hermandad Nacional Monárquica del Maestrazgo.
La Hermandad Nacional Monárquica del Maestrazgo se define como una entidad Cultural que defiende los valores tradicionales y las Instituciones y la Monarquía como la primera de estas, de ámbito nacional, con Delegaciones en otros países y que durante la transición política, participó activamente en la misma y en la Instauración de la Monarquía en España, siendo un referente del tradicionalismo político e ideológico desde la segunda mitad del pasado siglo. Fundada y presidida hasta su fallecimiento por el Ilmo. Sr. Don Ramón Forcadell i Prats, más conocido por “El Tigre del Maestrazgo” en memoria de su antecesor el General Carlista Don Ramón Cabrera i Griñó. Don Ramón Forcadell fue una indiscutible autoridad entre las filas tradicionalistas, que aglutinó en la Hermandad con base en el Maestrazgo a sus correligionarios y amigos, no solo de estas tierras, sino de otros muchos lugares y pueblos de toda España con implantación tradicionalista, aumentando sus bases e influencia a lo largo de su dilatada vida, hasta conseguir tener Delegaciones en todas las autonomías, provincias y en muchos pueblos de España, además de Argentina, Chile, Uruguay e Italia, entre otros países con menor presencia. Sin una clara diferenciación con su brazo político Unión Institucional y con su órgano de comunicación, la revista “MAESTRAZGO”, cuyo lema es “Sale cuando quiere y dice la verdad”, la Hermandad ha participado activamente en la vida política, a través de conferencias, encuentros, conmemoraciones y otros actos político-sociales, tanto en el propio Maestrazgo, como en Madrid, Barcelona, Tarragona y otras provincias y ciudades, con participación de oradores insignes y personalidades relevantes en la presidencia de tales eventos. En la actualidad la Hermandad, que pese a lo complicado de los tiempos y la indiscutible pérdida de valores de la sociedad actual, mantiene intacta la herencia ideológica que es su mayor patrimonio, está regida por una Junta Nacional Rectora, presidida por Don Francisco Rodríguez Aguado. La Hermandad Nacional del Maestrazgo se estructura internamente en Junta Nacional y su Comisión Ejecutiva Permanente con sede en Madrid, y las Juntas Regionales o Autonómicas, las Provinciales y las Locales, al frente de las cuales hay un Presidente-Delegado, las que disponen de total autonomía para la organización de actos y eventos y para alcanzar sus finalidades y objetivos propios. Para pertenecer a la Hermandad Nacional del Maestrazgo tan solo se exige compartir la ideología tradicional y la defensa de sus valores e Instituciones y en primer lugar la Corona y el Monarca que la representa. En reconocimiento a los méritos, trayectoria personal, o actividad en cualquier campo, la Hermandad Nacional del Maestrazgo, así como Unión Institucional, conceden y distinguen con la Gran Cruz al Mérito del Maestrazgo a sus miembros más cualificados y personalidades de reconocido prestigio tanto nacional como internacional. Por su trayectoria desde su fundación, finalidades y arraigo social, así como por su similitud en su estructura orgánica, actividad y protocolo con las Corporaciones Caballerescas y Nobiliarias, la Hermandad Nacional del Maestrazgo, ha venido a ser reconocida y conocida en los medios y publicaciones especializadas como una Corporación Caballeresca, tanto por su prestigio, como por el elenco de personalidades de los ámbitos cultural, científico, profesional, artístico o nobiliario y que encabeza Su Majestad el Rey, con el Título de Montero Mayor, en prueba de respeto y sumisión. La Hermandad entrega e identifica a sus Miembros y Hermanos de Hábito con un Título y la insignia de pertenencia en sus diversos grados por sus méritos y antigüedad. La insignia y distintivo de la Hermandad Nacional del Maestrazgo es un escudo de plata con una cruz llana de gules, acolado a las Aspas de Borgoña y timbrado de corona real cerrada. La Gran Cruz del Maestrazgo se compone de una cruz de ocho puntas, cantonado cada brazo por una flor de lis y cargada de un escusón con el emblema de la Hermandad. Desde que se constituyera en 1.962 bajo la advocación de la Virgen de la Piedad, la Hermandad Nacional Monárquica del Maestrazgo es una Institución cultural que promueve y defiende los valores tradicionales de ideología monárquica, no dinástica. Se trata de una Hermandad totalmente honorífica que en su día colaboró con la Instauración de la Monarquía en España, a la cual pueden pertenecer cuantas personas se sientan identificadas con sus principios. La Hermandad Nacional Monárquica del Maestrazgo, junto a Unión Institucional, concede la Gran Cruz al Mérito del Maestrazgo, la cual, por su trayectoria se considera una Corporación Caballeresca, en opinión de los especialistas más prestigiosos en el campo de las Ciencias Nobiliarias. En este sentido, se les otorga el privilegio de de ser distinguidas con la Gran Cruz al Mérito del Maestrazgo a aquellas personas, que teniendo gran prestigio social o profesional, tengan como denominador común compartir la ideología Monárquica Constitucional y defender y honrar al Monarca que la representa. http://hermandadnacionaldelmaestrazgo.blogspot.it/
Il Nob.Cav.Dott. Roberto Jonghi Lavarini,Walser Freiherr von Urnavas, "per il suo ventennale impegno internazionale in difesa della Tradizione europea e cristiana" (così nelle motivazioni ufficiali), è stato insignito della Gran Croce della Confraternita Nazionale Monarchica del Maestrazgo, massima onorificenza della storica e prestigiosa associazione patriottica e cavalleresca spagnola, voluta e fondata dai monarchici legittimisti spagnoli (carlisti) e dal Generalissimo Francisco Franco, a sostegno della "monarchia tradizionale e sociale".
Son miembros de la Hermandad Nacional Monárquica del Maestrazgo en España S.M. el Rey don Juan Carlos I de España, S.A.R. la Infanta doña Pilar -Duquesa de Badajoz- y S.A.R. la Infanta doña Margarita -Duquesa de Soria y de Hernani-, S.A.R. la Infanta doña Elena -Duquesa de Lugo- y S.A.R. la Infanta doña Cristina -Duquesa de Palma de Mallorca,- S.A.R. el Infante don Carlos de Borbón-Dos Sicilias y de Borbón-Parma -Duque de Calabria, Conde de Caserta y Jefe de la Casa Real de Borbón-Dos Sicilias-, la Excma. Sra. doña Esperanza Aguirre -Presidenta de la Comunidad de Madrid-, el Excmo. y Rvdmo. Mons. Antonio María Rouco Varela -Arzobispo de la archidiócesis de Madrid y Presidente de la Conferencia Episcopal Española-, el Excmo. y Rvdmo. Mons. Carlos Amigo Vallejo O.F.M. -Arzobispo Emérito de Sevilla-, etc.
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